Cittadini del Web

INDAGINE SULL'UTILIZZO DEI SOCIAL alla scuola secondaria

 

Il gruppo di lavoro “Cittadini del web” , formato da 24 ragazzi di prima e seconda media particolarmente interessati all’utilizzo consapevole  ed alla diffusione dei social network, ha predisposto un questionario  in google form per raccogliere le risposte di tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado.

L’indagine vuole essere un primo passo per scoprire le abitudini dei ragazzi in merito all’utilizzo ed alla diffusione dei “social” nel  nostro Istituto, più in generale nella fascia d’eta dai 11-14 anni che li coinvolge ed ha raccolto le risposte di tutte le classi : 234 alunni.

Leggendo le risposte abbiamo fatto alcune riflessioni che restano aperte e in divenire, poiché condizionate dal continuo sviluppo delle tecnologie digitali, dei sistemi di controllo e metodi di raccolta dati della rete internet.

Più del 90% dei ragazzi dichiara di utilizzare regolarmente i social, prevalentemente da casa,  il 15% è sempre connesso tramite cellulare.

 

Per il 50% l’utilizzo medio è da una a due ore al giorno, ma un 15% dichiara di essere sempre connesso anche a tarda sera.  Numerosi studi dimostrano che l’utilizzo eccessivo di smartphone   (più di 5 ore) genera problemi fisici e sociali, ansia, calo della concentrazione e anche disturbi del sonno.

Lo scopo principale è restare in contatto tra loro, curiosità o ricerca di informazioni, il 78% ricerca contatti con persone conosciute ma alcuni accettano chiunque si metta in contatto o persone in base ai profili.

Noi sappiamo che uno dei pericoli del web è proprio il furto o  la falsa identità di persone che fingono di essere altro per scopi illeciti: avere più visibilità, ingannare gli utenti o estorcere denaro.

L’identità digitale è ormai espressamente tutelata dalla legge 119/2003, che ha inserito nell’articolo 640-ter del Codice penale l’aggravante per l’ipotesi in cui il fatto sia commesso «con furto o indebito utilizzo dell’identità digitale». Il nuovo Regolamento europeo sulla privacy (2016/679) ha, tra gli obiettivi, anche quello di rendere meno attaccabili i database e, di conseguenza, ridurre la possibilità di sostituzioni di persona e accessi abusivi in generale.

La maggior parte utilizza social network come youtube84%, instagram 67% , abbiamo voluto inserire anche whatsApp 91% inteso come strumento social quando le informazioni sono condivise nei gruppi aperti a più persone contemporaneamente, attività diffusissima tra gli alunni  spesso senza alcun controllo da parte di adulti o genitori che siano in grado di tutelare i minori.

Il 90%  crede che la privacy venga rispettata dai social senza sapere che le grandi società in realtà controllano indirettamente i nostri account e dati di navigazione.

Se ti interessa approfondire leggi in fondo a questa pagina  METODI DI RACCOLTA DATI INCONSAPEVOLE.

Il 72% dei ragazzi pensa che la scuola debba informare gli alunni sul corretto utilizzo dei social ed è per questo che ogni istituto scolastico, nell’ambito della propria autonomia, individua fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo.

Gli studenti pensano giustamente che i social possono ed hanno già in parte modificato il sistema di comunicazione della società.

Il pericolo maggiore è quello di costituire un orizzonte entro il quale non misurare le persone sulla base di ciò che sono o fanno, ma da ciò che dicono o pensano di essere e di fare con un evidente distorsione della realtà.

L’ultima riflessione riguarda il 57% degli alunni che dichiara di conoscere uno o più episodi di utilizzo inappropriato dei social.

 Parlando con loro emergono episodi più o meno gravi di utilizzo dei social a cui noi adulti dobbiamo prestare attenzione e chiedere collaborazione e apertura.

Solo attraverso un rapporto di fiducia con l’adulto, la scuola e  la famiglia possono contrastare fenomeni di utilizzo inadatto dei social.

Esistono forme di controllo e filtri per limitare l’uso indiscriminato di internet , ma la forma migliore di prevenzione è l’educazione alla conoscenza e al rispetto .

Per approfondire leggi TUTELA DEI MINORI SU INTERNET

Ultimo aggiornamento: 12/06/2019 - Articolo visualizzato 1286 volte

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