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Outdoor education

Le attività all’aperto e negli orti didattici

A.S. 2023/2024
Insegnante
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Tutti

Obiettivi

Uscire dall'aula per integrare nella didattica gli spazi esterni, attraverso la promozione di attività laboratoriali all’aperto, dovrebbe essere un obiettivo primario di ogni scuola per stimolare autonomia e responsabilità negli studenti e collaborazioni stabili con il territorio. Imparare all'aperto e nella natura favorisce l’apprendimento interdisciplinare a partire da esperienze concrete e reali che stimolano i cinque sensi; stimola il benessere riducendo lo stress e rinforzando la percezione e la fiducia in sé stessi; rinforza il sistema immunitario e il movimento e la motricità; permette di pensare in maniera creativa, lavorare in gruppo, essere inventivi, condividere soluzioni e imparare dai propri errori

Tempo di apprendimento

Tutto l'anno scolastico

Argomento

L'educazione all'aperto (outdoor education) è importante perché permette di stare in relazione con se stessi, gli altri, la natura, il corpo e la mente; aumenta la consapevolezza e il rispetto dell’ambiente; favorisce una didattica più attiva e il dialogo tra i saperi, attraverso esperienze concrete che stimolano i cinque sensi; ha un alto impatto sugli apprendimenti.

Per questo tutte le nostre scuole sono dotate di aule all'aperto e orti didattici e, dal 2023, la scuola è diventata un Presidio Slow Food.

Attività

Il nostro percorso è iniziato nel 2015, grazie ad un bando di Regione Lombardia: nel terreno dell'ex bocciodromo comunale, adiacente alla sede centrale dell'istituto, è così nato un grande orto fiorito, grazie alla cura quotidiana dei nostri alunni di tutte le età e al supporto costante e fondamentale dei volontari. Con il tempo questo luogo è stato impreziosito dalla grande aula all'aperto con il pergolato di uva americana; dal laghetto con i pesci e le ninfee; dalle installazioni artistiche realizzate dai nostri studenti e da artisti locali; dai nostri piccoli animali da cortile (caprette, conigli e galline). L'orto è diventato così uno spazio di inclusione e relazione che agisce da “cerniera” tra la scuola e la comunità, trasformando la parola inclusione in una realtà concreta, per realizzare una scuola per tutti, diffondere la cultura della partecipazione, integrare le differenze e realizzare le tante possibili e necessarie inclusioni (ad esempio con gli ospiti del centro diurno per la disabilità e della vicina casa di riposo).

 

 

Negli anni sono nati orti e all'aperto in tutte le nostre scuole: si tratta di ambienti di apprendimento ricchissimi dove è possibile sperimentare il ciclo della vita e della natura, svolgere attività scientifiche e pratiche, coltivare ortaggi e frutti in modo biologico e naturale, utilizzando le varietà tipiche del territorio. Particolarmente interessanti sono le coltivazioni che richiedono processi di trasformazione, come il mais (con la filiera di semina, raccolto, essiccazione, produzione della farina al mulino e “panificazione”), lo zafferano e le piante aromatiche, ma anche il piccolo uliveto per sperimentare la produzione di olio. La potenzialità nella didattica si rivela anche nella possibilità di condurre attività di esperienza sensoriale (anche con la creazione di piccoli percorsi psicomotori), di esplorazione e scoperta, di micro osservazione e descrizione della natura, o legate alla manipolazione e alla creatività. Attività che sono strutturate con apposite schede didattiche e sistematizzate in un curricolo verticale che accompagna il percorso di crescita già a partire dalla scuola dell’infanzia. Per gli studenti più grandi (primaria e secondaria) rappresenta inoltre un “terreno” fertile per compiti autentici e prove di competenza interdisciplinari legate a scienze, tecnologia, geografia (ad esempio per la cartografia) e italiano, o anche solo per lezioni all’aperto diverse dal solito.

 

Documenti

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