Scuola Senza Zaino

 

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Il nostro istituto è entrato a far parte della rete nazionale della Scuola Senza Zaino nel 2016. Dall'anno scolastico 2017/2018 il modello ha preso avvio nella scuola primaria di Sovere per poi estendersi alla primaria di Bossico e alla scuola dell'Infanzia di Sovere (2019/2020) e, infine alla primaria di Pianico (2020/2021).

 

 

Il modello SZ è basato su di un approccio globale al curricolo che ha come riferimento tre valori cardine: la responsabilità, per stimolare gli alunni ad essere protagonisti nell’apprendimento, autovalutandosi e agendo consapevolmente in autonomia; l’ospitalità, che si declina anche con la cura dell’ambiente e un’organizzazione degli spazi “attivizzante” e accogliente; e la comunità, per apprendere nella relazione e valorizzare il ruolo dei pari, scambiare pratiche e fare esperienza di cittadinanza. 

La vita quotidiana in classe è scandita - a seconda dei momenti - da attività che possono essere uniche per tutti e da svolgersi in contemporanea; oppure diversificate per gruppi di lavoro e realizzate a rotazione nelle isole; o ancora uguali ma con tempi, materiali o strategie diverse. I materiali strutturati, gli strumenti e le schede didattiche permettono di differenziare le attività e di personalizzare i percorsi di apprendimento, assecondando i diversi modi e tempi di apprendere e  i bisogni di ciascuno. Il loro utilizzo stimola l’autonomia nel lavoro dei bambini e, allo stesso tempo, consente all’insegnante di trovare il tempo per affiancare chi si trova nella necessità di un’ulteriore spiegazione, di un consolidamento o di un potenziamento.

La gestione della classe orientata all’autonomia e al gruppo si basa su di un sistema di incarichi a rotazione e di procedure che vengono elaborate assieme ai bambini, coinvolgendoli attivamente nell’individuazione del processo da gestire per progettarne fasi e modalità, sperimentare le possibili soluzioni e modificarle secondo il bisogno.

Le aule e gli spazi comuni sono ispirati da un’organizzazione in spazi policentrici, flessibili e partecipati, richiesta da una didattica laboratoriale e per competenze. L’agorà è il luogo dove ci si riunisce all’arrivo a scuola per l’accoglienza del mattino, il saluto e la condivisione delle attività che si svolgono durante la giornata; ma anche per discutere dell’organizzazione e dei ruoli che ognuno è chiamato a rivestire, per confrontarsi sui problemi, ricercare soluzioni e strategie per il buon funzionamento del gruppo. L’agorà può essere utilizzata anche per la spiegazione frontale di un argomento nuovo oppure per concedersi un momento di pausa, relax o lettura al termine di un lavoro. 

 

 

I banchi individuali sono sostituiti da tavoloni che ospitano gruppi di alunni per lavorare a coppie, in piccolo gruppo, a isole o anche singolarmente, a seconda di quanto previsto dalle attività. Qui ognuno può trovare un sostegno e un aiuto dal compagno: si impara insieme, in un clima dove il confronto e il dialogo costituiscono un allenamento quotidiano alla convivenza, alla solidarietà e al rispetto reciproco. In ogni isola i materiali didattici (penne, matite, pastelli, gomme, etc.) sono condivisi e rappresentano un “bene comune”: la responsabilità della loro gestione e dell’ordine è concordata e affidata direttamente ai bambini.

Sono inoltre presenti spazi specializzati e piccoli laboratori (scientifico, linguistico, musicale, digitale, etc.), che permettono di realizzare attività pre-strutturate a cui i bambini accedono in autonomia, secondo quanto previsto dalla programmazione giornaliera. La cattedra è sostituita da una postazione snella e decentrata, per consentire una maggiore mobilità al docente, chiamato ad essere un osservatore dei processi (per conoscere e valutare più accuratamente ciascun alunno) e un“facilitatore” e mediatore dell’apprendimento, pronto ad affiancarsi ai bambini per allearsi contro l’errore e personalizzare le attività.

 

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